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Sezione Farmacologia Clinica e Oncologia del Dipartimento di Scienze della Salute

La comprensione dei meccanismi che regolano la funzione dei farmaci nell’uomo sano e malato e degli aspetti dinamici e cinetici che ne determinano l’effetto sta alla base della appropriatezza terapeutica. Se ciò è particolarmente rilevante in generale, è indispensabile nelle patologie oncologiche, dove le basi farmacogenetiche della risposta ai medicamenti stanno divenendo strumento fondamentale per una terapia personalizzata, che a sua volta costituisce l’aspetto più innovativo della moderna medicina personalizzata. La sezione di riunisce al suo interno esperienze e conoscenze specifiche sia di farmacologia preclinica e clinica che di oncologia, rendendola quindi unica nel panorama dell’Ateneo.

 

Coordinatore

Prof.ssa Romina Nassini

Dott.ssa

Daniela

Buonvicino

Prof. 

Alberto

Chiarugi

Dott.

Francesco

De Logu

Dott.ssa

Elisabetta

Gerace

Prof.ssa

Maria Grazia 

Giovannini

Dott.

Daniele

Lana

Dott.ssa

Elisa

Landucci

Dott. 

Andrea

Lapucci

Dott.ssa

Astrid

Parenti

Prof.ssa

Maria Beatrice

Passani

Prof.

Domenico Edoardo

Pellegrini-Giampietro

Prof.

Giandomenico

Roviello

Linee di ricerca condotte all'interno della Sezione di Farmacologia Clinica e Oncologia per le quali siamo disponibili a ricevere contributi:

Il ruolo del Piezo1, un recettore ionico meccanotrasduttore, nelle cellule di Schwann nel contesto del dolore - Responsabile scientifico: Dott. Francesco De Logu

Le cellule di Schwann sono fondamentali nel supporto e nella rigenerazione delle fibre nervose periferiche, e la loro interazione con i segnali meccanici è cruciale per la modulazione della risposta dolorosa. Piezo1, che è noto per la sua funzione nella percezione meccanica, potrebbe giocare un ruolo chiave nella trasmissione del dolore, soprattutto in situazioni patologiche come la neuropatia periferica. Il progetto mira a caratterizzare l'espressione e la funzione di Piezo1 nelle cellule di Schwann in modelli animali di dolore acuto e cronico. Utilizzeremo modelli genetici di knockout specifico di Piezo1 nelle cellule di Schwann per valutare gli effetti sulla sensibilità al dolore e sulla plasticità sinaptica delle fibre nervose periferiche. Inoltre, verranno applicati approcci di imaging e elettrofisiologia per monitorare le risposte meccaniche e la conduzione nervosa in presenza di stimoli dolorosi. L'obiettivo finale è capire se Piezo1 possa rappresentare una nuova target terapeutico per trattare il dolore cronico, esplorando la possibilità di modulare la sua attività nelle cellule di Schwann per alleviare la sensibilità al dolore nei pazienti affetti da disturbi neurologici.

Sul progetto il Dipartimento di Scienze della Salute è disponibile ad accettare contributi anche sottoforma di materiale (lasciti in natura) ai fini di ricerca.

Ricerca in Oncoematologia pediatrica per progetto Recettore BETA 3 adrenergico e neuroblastoma - Responsabile scientifico: Prof. Pierangelo Geppetti

Tecniche diagnostiche più appropriate all’individuazione dei tumori portatori della fusione dei geni NTRK - Responsabile scientifico: Prof.ssa Daniela Massi e Prof. Giandomenico Roviello

Ultimo aggiornamento

24.03.2025

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